Lo zenzero, ovvero Zingiber Officinalis, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa a cui appartiene anche la Curcuma. E’ una pianticella non molto grande, con delle foglioline strette e lanceolate che culmina con una graziosa infiorescenza a spiga. La sua droga è una struttura molto bitorzoluta, dalle forme stravaganti e di colore giallino. Si tratta in particolare di un rizoma, cioè un fusto modificato che cresce sotto terra, come quello della curcuma (non come le patate, perché quelle sono tuberi, e nemmeno come il gingseng, perché quella è una radice, anche se crescono tutte sotto terra!).
E’ una pianta che io amo particolarmente, per via delle sue, direi uniche, proprietà. Ma quali sono quindi queste sue prodezze? Iniziamo con ordine, e partiamo col dire di quali molecole va fiero.
Indice
Zenzero e Olio essenziale
Il rizoma dellco zenzero è costituito dal 1-3% in peso secco di Olio Essenziale. Le molecole principali di quest’olio sono
- lo Zingiberene, un terpene volatile (quindi quello che gli conferisce il caratteristico profumo) altamente importante. Assieme a questo possiamo trovare lo zingiberolo, un alcol che dona profumo e il tipico sapore un po’ piccante dello zenzero, e lo zingerone
- altri composti come geraniolo, capsaicina (come nel peperoncino), e bisabolene.
L’olio essenziale va ad unirsi ad un altro insieme di molecole, andando a formare una oleoresina. Questa comprende anche i Gingeroli, che ne costituiscono il 3% e gli shogaoli, dei prodotti omologhi, più vari derivati.
A cosa serve
Lo zenzero è una pianta usata sin dall’antichità. Nonostante vada molto di moda recentemente, l’attività antiemetica dello zenzero è conosciuta da molto tempo. E’ molto diffusa infatti nella medicina tradizionale orientale come pianta capace di prevenire la nausea, e appartenente a una serie di tradizioni, della medicina ayurvedica a quella cinese, africana, arabica e molte altre. E’ usata come spezia e alimento, ma anche per le sue particolari attività biologiche. In dettaglio, veniva principalmente usato per
- raffreddore
- febbre
- tosse
- vomito
- malattie gastrointestinali
- indigestione
- costipazione
- artriti
- dolori
- crampi
- ipertensione
ma anche in molti altri campi. Visto queste innumerevoli proprietà, è stata studiata parecchio, ma le sue attività non sono ancora state chiarite del tutto.
Al giorno d’oggi viene usata principalmente per nausea e vomito, ma mantiene comunque anche altre applicazioni minori.
Mia mamma da piccola mi diceva che se pizzicava era perché stava uccidendo tutti i batteri cattivi nella bocca. Beh, oggi posso dirvi che non è esattamente così!
Proprietà dello zenzero: l’uso terapeutico
Per la nausea e cattiva digestione
Lo zenzero, grazie a queste belle molecoline che abbiamo descritto in precedenza, ha quindi la particolarissima proprietà di essere un antiemetico, cioè una sostanza capace di attenuare e far passare la nausea. Non si sa bene con quale meccanismo riesca a fare questo, visto che è quasi l’unico prodotto vegetale con questa proprietà. Si presume che agisca a livello ipotalamico, quindi nel sistema nervoso centrale, andando ad interagire con i centri del vomito e che abbia un’attività colinergica e antistaminica.
Viene consigliata quindi l’assunzione sia per prevenire che per attenuare la nausea, data per esempio dal mal d’auto o una cattiva digestione. Come con tutte le sostanze naturali gli studi non sono molti e alcuni piuttosto discordanti, ma generalmente da questi sembra emergere appunto questa capacità anche preventiva.
E’ molto utile anche contro la cattiva digestione. Si pensa infatti che vada a stimolare i recettori serotoninergici a livello del sistema gastroenterico, aumentando la motilità gastrica e favorendo così la digestione.
Ulteriori applicazioni che trova, ancora in fase di studio ma molto promettenti, sono come coadiuvante a trattamenti farmacologici, come in caso di trattamenti antiretrovirale e chemioterapici che, come noto, causano episodi di forti nausee. Anche in questo campo, una sostanza naturale, praticamente senza controindicazioni, che non va a sommare i suoi effetti a quelli dei molti altri farmaci assunti sarebbe un’arma molto potente, degna sicuramente di qualche attenzione in più.
Altri effetti
Studi scientifici hanno dimostrato che possiede anche altri effetti, come per esempio antimicrobici, antischistosomiali, antipiretici, ipoglicemici, epatoprotettivi ed ipocolesterolemici. Inoltre è dimostrato che negli animali va ad aumentare le secrezioni biliari, previene l’insorgenza di ulcere e aumenta l’attività degli enzimi pancreatici e intestinali, e che può essere un valido coadiuvante nel mantenimento e diminuzione del peso corporeo.
Anti-fatigue
Soprattutto nelle culture orientali, lo zenzero viene considerato un farmaco anti-fatigue, cioè una sostanza capace di alleviare uno stato di spossatezza e stanchezza cronica, una debolezza sia mentale che fisica, tipica per esempio dei trattamenti con chemioterapici. Per fatigue quindi non si intende la stanchezza passeggera, data magari da una notte insonne o una particolare attività fisica, ma una condizione praticamente cronica che si sviluppa in casi particolari.
Zenzero: controindicazioni
Lo zenzero è una pianta piuttosto sicura, come dimostrato da più studi, per cui può essere anche somministrato contro la nausea in gravidanza nel primo trimestre. Forse non farà miracoli, ma probabilmente un minimo potrebbe aiutare ad alleviare il malessere, considerando che i farmaci utilizzabili in questo particolare periodo non sono molti, avere una sostanza naturale a disposizione non è una cosa da poco.
Zenzero ricette: come usarlo?
Nelle tisane
Io amo assumerlo generalmente sottoforma di tisana. Dopo i pasti, prima di dormire o prima di un viaggio in macchina mi faccio una bella tisana calda di zenzero e limone.
Se però vi piace quella nota piccante potete tranquillamente aggiungerlo a tutti i cibi che preferite. Avete presente i ristoranti cinesi? Loro lo aggiungono praticamente ovunque, dai primi ai secondi di carne (ecco forse non ci condirei la pizza, ma se volete provare fatemi sapere come viene!).
Primi e secondi
Tagliato a cubetti fresco ricorda una patata piccante, mentre altrimenti potete comprarlo (o farlo perché no!) già essiccato nel barattolo e spolverarlo dove più vi piace. Io lo abbino molto volentieri al pesce, spolverandolo assieme a delle spennllate di limone prima di metterlo in forno.
Nei dolci
Si può mettere anche nei dolci. Davvero vi chiederete? Certo! E scommetto che li avrete sicuramente già provati. Avete già capito di cosa sto parlando?
Degli omini pan di zenzero ovvio! I famosissimi gingerbread. Loro sono dei dolci nordici ricchi di spezie, tra cui zenzero e cannella, tipici del periodo natalizio. Io li adoro, sono praticamente una bomba di sostanze squisite, sia per il palato che per il nostro organismo.
Quindi che dire, non vi resta che sbizzarrirvi con le ricette e la fantasia. Mi raccomando, ricordatevi poi di condividerle qui sul blog e su Instagram, che sono curiosa delle vostre invenzioni!
Se volete un approfondimento vi consiglio questo libro, adottato anche nelle facoltà di Farmacia e CTF
Farmacognosia. Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali di Francesco Capasso
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