Da poco tempo abbiamo rifatto le camere, e qui mi è nata la necessità di una mensolina a fianco al mio letto. Allora ho pensato che un comodino vintage era proprio quello che volevo!
Un comodino vintage è un oggetto veramente molto semplice da sistemare e creare, ma che dona un sacco di fascino ed originalità alla stanza.
Indice
Dove acquistare una valigia vintage in cartone
Per creare il mio comodino vintage mi sono procurata una vecchia valigia di cartone. Io in particolare ne cercavo una piccola perche la mia camera non è molto grande. Se ne trovano molte su internet usate, in particolare su ebay, ma anche su altri siti come subito. L’unico difetto è che generalmente costano care, almeno per il budget che mi ero prefissata.
Dopo essermi quasi aggiudicata un’asta (e poi avermela vista fregare sotto agli occhi negli ultimi secondi) ho deciso di lasciar perdere la tecnologia e di andare da un antiquario vicino a casa mia. Se non la avete voi in soffitta, o interrogate i vostri nonni, oppure vi converrà chiedere in giro. Dove abito io c’è questa ragazza che ritira oggetti da sgomberi e svendite, sicuramente ci sarà qualcosa di simile anche dove abitate voi, qualche mercatino dell’usato a buon prezzo insomma.
Tagliando corto, alla fine sono riuscita a trovare per dieci euro questa bellissima valigia di cartone. Era un po rovinata ma visto che comunque non pensavo di aprirla, se non sporadicamente, ma di usarla solo come comodino, andava benissimo.
Restaurare la propria valigia
Arrivata a casa l’ho pulita per bene dentro e fuori. Una volta sicura che fosse ben asciutta ho messo giusto un po di scotch, di quello trasparente per i pacchi, lungo la cerniera interna ed esterna per evitare che si rompesse del tutto, e lo ho ripassato con dello scotch di carta in modo che si attacchi la vernice (quando mai, lo scotch di carta si stacca dalla carta appunto).
Nel frattempo il mio ragazzo (anche lui tutto fare, potete trovare molte idee fai-da-te interessanti sul suo blog Ranieri’s Desk!) mi ha aiutato a sagomare un pezzo di legno da mettere sul fondo, in modo da poterci poi avvitare le gambe.
Qualsiasi legno va bene, anche del compensati. Noi abbiamo usato delle tavole di bancali perché in casa avevamo solo quelle!
Finalmente si pittura!
Finite queste operazioni preliminari sono passata alla fase di verniciatura. Ho iniziato dando il colore più chiaro, che nel mio caso era anche il colore di base. Mi raccomando: prima di dare la mano successiva assicuratevi che quella sotto sia ben asciutta.
Per fare i margini di un colore diverso, ricalcando maggiormente l’originale, ho profilato tutti i bordi con lo scotch di carta, che si stacca senza rovinare il colore appena steso. In questo modo ho cercato di evitare il più possibile sbavature e imprecisioni (anche se ammetto che alcune sono venite lo stesso!).
Riguardo a questo scotch faccio una piccola precisazione, io l’ho lasciato su per un sacco di tempo, e alla fine nel toglierlo ho rischiato di rovinare la valigia. Quindi consiglio di fare in fretta e lasciarlo al massimo qualche giorno, e toglierlo non appena avete finito.
La vernice
Come colore ho scelto questi smalti all’acqua opachi… sono un po accesi, forse troppo rispetto a quelli che desideravo, ma il risultato mi soddisfa comunque. Li ho scelti da una mazzetta da mille-mila colori, cosa che secondo me è piuttosto fuorviante. Se volete dei veri e propri colori vintage, senza rischiare quindi di sbagliare tonalità come me, ne potete trovare molti su Amazon, di diverse tonalità. Sono tutti generalmente a base di acqua o gesso, ma il risultato finale è più simile a un “effetto vintage” diciamo, in quanto i colori risultano più opachi e sabbiosi.
Basandomi sulle caratteristiche e le recensioni quindi io prenderei da Amazon una vernice della Rhyer (che potete trovare qui). Lo so che sembrano care, ma in realtà se fate i conti costa meno delle altre. Credo che per una valigia come la mia basti un barattolino solo, e anzi ne avanza. Inoltre ha veramente un’ampia scelta di colori e tonalità.
I pennelli
Per quanto riguarda i pennelli invece io ne ho usato uno più grande per fare la base (tipo questo per intenderci) a setole dure, e uno più piccolo, come quelli delle tempere, per rifinire i bordi e gli ultimi dettagli. Se dovete fare superfici più ampie e preferite una stesura più uniforme consiglio invece di usare un rullo da imbianchino, come questo qua.
Ultimi ritocchi per terminare il comodino valigia
Una volta terminata la fase di verniciatura abbiamo tolto i profili e abbiamo rivestito l’interno, adagiando la base in legno su cui fissare le gambe. Quando le cercavo io purtroppo non c’erano da amazon, quindi ho presto queste qua da ikea. Ora ho visto che hanno introdotte anche su amazon, di colore nero o oppure di legno non verniciato (il che può essere un bene o un male), che potete trovare qua.
Mi viene da ridere perché è nata un’interessante diatriba per le gambe tra me e mia mamma. Io preferivo quelle basse appunto, in modo da avere il comodino più basso della mia testa, mentre mia mamma sosteneva che doveva essere alto come un tavolo, quindi con delle gambe decisamente mooolto più lunghe! (tipo queste per intenderci). Voi che ne pensate? che altezza deve avere il vostro comodino?
Ed eccoci, una volta fissate le gambe il vostro comodino vintage è decisamente pronto per essere sfoggiato!
Se volete potete anche foderare l’interno con una bella carta e magari qualche cuscinetto di stoffa, in modo da farci un contenitore o un portagioie.
Allora, che ne pensate? Spero di avervi dato una piccola idea, e non esitate a condividere le vostre creazioni con noi!